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Antico borgo marinaro e poco popolato, inizialmente il suo toponimo era "Lognina", termine che deriverebbe dalla parola greca longones, che significa "pietre forate per tirare a terra le barche", oppure da longasia, che significa pali sulle rive per le gomene delle navi.
Si sviluppò a partire dal XIX secolo, quando alle già sviluppate attività della pesca, vi si insediarono le industrie dello zolfo, e a seguito di ciò, a partire dal 1830, vennero realizzate le strade che collegavano il capoluogo etneo con la città di Messina, e dopo il 1866 le linee ferroviarie che collegavano con la città peloritana e con Caltagirone, quest'ultimo collegamento molto importante per il trasporto delle materie prime provenienti dalle zolfatare della Sicilia centromeridionale.
La borgata più esterna, di fronte a San Giovanni li Cuti, per buona parte costituita da una superficie arida di nuda e nera lava vulcanica, nella seconda metà dell'800 assumeva la denominazione di Guardia - Ognina, per via della costruzione della nuova chiesa di Santa Maria della Guardia.
Nel frattempo, si verificò uno sviluppo edilizio, che incrementò soprattutto verso il 1931, anno della stesura di un piano regolatore generale, e periodo in cui cessarono le attività delle industrie dello zolfo. L'antico borgo, ormai divenuto quartiere cittadino, registrò un ulteriore incremento alla fine della seconda guerra mondiale, periodo tra l'altro in cui vi erano installati i bunker e la contraerea dell'esercito tedesco: la zona, infatti, fu duramente colpita dai bombardamenti alleati, in cui perirono anche molti civili.
La fisionomia del quartiere mutò nei decenni successivi, con la costruzione di imponenti palazzi residenziali, soprattutto nella zona del lungomare. Nel 1970, sul tratto finale della circonvallazione, venne edificato il ponte, che verrà poi demolito nel 2004 per dar spazio alla costruzione di una rotatoria, inaugurata il 7 giugno dello stesso anno.